Disturbi delle reti elettriche
Oltre ai tre aspetti appena descritti un altro importante problema della famiglia EM é costituito dai disturbi delle reti elettriche.
Non é raro che si aprano contenziosi tra l'utilizzatore finale e il fabbricante del gruppo elettrogeno quando si riscontrano quelli che genericamente vengono identificati come "disturbi", che provocano malfunzionamenti all'erogazione del gruppo elettrogeno.
Sulla base di considerazioni fatte precedentemente sulle certificazioni dei componenti sembrerebbe impossibile il verificarsi di situazioni nelle quali si riscontrino "disturbi" di tale entità, a meno che le suddette dichiarazioni risultino non veritiere, il che implicherebbe il ritiro del prodotto dal mercato, in quanto verrebbe a cadere la conformità CE.
Tuttavia non si deve trascurare la possibilità che l'impianto alimentato dal gruppo elettrogeno, sia esso stesso, con le sue utenze ed i suoi carichi, sia-no la causa di "disturbi" che impediscono al gruppo elettrogeno di operare correttamente.
Infatti non sempre le utenze che un gruppo elettrogeno si trova ad alimentare sono propriamente "conformi" agli standard di emissione. Ciò non é facilmente riscontrabile durante l'alimentazione dalla rete pubblica e normalmente non si riscontrano apparenti problematiche di sorta, ma ciò non significa che non ve ne siano: la natura dei carichi determina, in molti casi, distorsioni armoniche molto elevate (40 % THD) con una deformazione della caratteristica della corrente erogata dall'alternatore tale da perdere il normale andamento sinusoidale.
Vi sono stati casi di aziende nelle quali sono state installate apparecchiature accompagnate da una sorta di dichiarazione che sollevava il fornitore da responsabilità inerenti le distorsioni armoniche: é chiaro che oltre a non avere alcuna valenza legale, tale tipo di dichiarazione é contraria a qualunque pratica di buona installazione, oltre che al buon senso che normalmente dovrebbe accompagnare il progettista.
Purtroppo l'adozione di un gruppo elettrogeno rappresenta l'occasione di scoprire questi inconvenienti: se la rete pubblica (per sua natura "infinita-mente" grande) é in grado di assorbire ragionevolmente bene alcune lacune progettuali, un gruppo elettrogeno di poche centinaia di kilowatt non lo é e ne risulta pesantemente influenzato. E' chiaro che in queste condizioni (tutt'altro che di "normale emissione") il gruppo elettrogeno può incorrere in malfunzionamenti, tanto più che le apparecchiature elettroniche di misura potrebbero (e normalmente lo fanno) reagire in maniera non prevista a tali sollecitazioni esterne. In aggiunta nel caso in cui sia necessario il funzionamento in parallelo ad una rete o ad un altro gruppo elettrogeno questi problemi sono ancor più rilevanti.
In buona sostanza si ribadisce ancora una volta che la definizione degli obiettivi dell'implementazione di un gruppo elettrogeno é una fase che investe tutti i soggetti coinvolti (utente finale, impiantista e fabbricante del gruppo elettrogeno) al fine di scongiurare spiacevoli ed antieconomiche situazioni, così da poter effettuare una valutazione ad ampio spettro delle necessità dell'utenza e delle sue reali problematiche.
Risulta importante prendere in considerazione la buona pratica di misurare, oltre che i fabbisogni energetici anche il livello di qualità dell'energia determinato dalle utenze, attraverso appositi analizzatori della qualità della rete adatti alla verifica dei fenomeni elettrici in accordo a quanto richiesto dal-la Norma EN 50160 (armoniche, buchi e variazioni o interruzioni della tensione di alimentazione).
I risultati delle misurazioni dovranno essere confrontati con i limiti prescritti dalle normative di riferimento relative al campo EMC.
La norme internazionali IEC della famiglia 61000 (tabella 12.1), che tratta-no esaustivamente sia le utenze domestiche (correnti < 16 A) sia quelle industriali (correnti > 16 A), sono una indicazione affidabile dei limiti di emissioni con cui confrontare i rilievi eseguiti.
Nel caso in cui si riscontrassero problematiche inerenti armoniche molto elevate si dovrà ricorrere a filtri appositamente studiati da specialisti e pro-gettati tenendo conto delle peculiarità dell'impianto. Parallelamente si dovrà ricorrere ad un sovradimensionamento del generatore al fine di assorbire l'intermittenza dei carichi senza che questa possa generare un rapido deterioramento dell'alternatore a causa del forte surriscaldamento indotto. Chiaramente queste pratiche comporteranno, a fronte di una maggiore compatibilità elettromagnetica dell'impianto, un incremento di costi per l'utente finale.
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Indice generale
Capitolo 1 - GRANDEZZE NOMINALI DI UN GRUPPO ELETTROGENO
Oltre ai dati commerciali di base della macchina e del fabbricante, per essere conforme alla normativa internazionale ISO 8528 ogni gruppo elettrogeno deve essere dotato di una targa in cui sono riportate le grandezze elettriche, meccaniche ed i parametri ambientali di riferimento
- Dati identificativi del gruppo elettrogeno e dei suoi componenti
- Valori delle grandezze elettriche nominali del gruppo elettrogeno
- Valori delle grandezze meccaniche
- Parametri ambientali di riferimento
Capitolo 2 - TIPOLOGIE DEI QUADRI DI COMANDO
DI UN GRUPPO ELETTROGENO
Il quadro di comando rappresenta il fulcro del gruppo elettrogeno in quanto é il cuore delle apparecchiature di comando e degli strumenti di monitoraggio dello stato di esercizio della macchina
- Struttura del quadro elettrico
- Dotazione del quadro elettrico
- Tipi di quadri di comando per gruppi elettrogeni
Capitolo 3 - COMPONENTI, ACCESSORI ED APPARATI
AUSILIARI DEL GRUPPO ELETTROGENO
Gli apparati principali di un gruppo elettrogeno sono: apparato motore, apparato generatore e quadri di comando, controllo e di potenza.
Per poter funzionare, un gruppo elettrogeno necessita di ulteriori componenti:
- Componenti comuni di un gruppo elettrogeno
- Componenti dell'apparato motore
- Componenti dell'apparato generatore
Capitolo 4 - SCELTA DI UN GRUPPO ELETTROGENO
- Vincoli di installazione
- Gruppi elettrogeni suddivisi per fasce di potenza e tipologia
di combustibile
Capitolo 5 - REGOLE GENERALI PER INSTALLAZIONE DI UNGRUPPO ELETTROGENO
- Riferimenti legislativi
- Caratteristiche dei locali
Capitolo 6 - EMISSIONI ACUSTICHE
- Prescrizioni legislative
- Documentazione da presentare ai fini dell'inquinamento acustico
Capitolo 7 - EMISSIONI IN ATMOSFERA
- Legislazione riguardante le emissioni inquinanti
- Autorizzazioni per l'emissione in atmosfera
Capitolo 8 - LA COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA
- Emissione e immunità
- Emissioni elettromagnetiche dei gruppi elettrogeni
- Disturbi delle reti elettriche
Capitolo 9 - LA FONDAZIONE
- Cuniculi per la posa dei cavi e tubazioni
Capitolo 10 - PROGETTO DI INSTALLAZIONE DI UN GRUPPO ELETTROGENO
- Installazione gruppo elettrogeno all'aperto
- Installazione di un gruppo elettrogeno in un locale
- Ventilazione del locale
- Gas di Scarico
- Accorgimenti per l'installazione di un gruppo elettrogeno raffreddato ad aria
- Accorgimenti per l'installazione di un gruppo elettrogeno raffeddato ad aqua
- Installazione di un gruppo elettrogeno insonorizzato in un locale
Capitolo 11 - IMPIANTO PER IL COMBUSTIBILE
- Gruppi elettrogeni alimentati a combustibile liquido
- Serbatoio incorporato
- Serbatoio di servizio
- Serbatoio di deposito
- Gruppi elettrogeni alimentati a gas
- GPL
- Gas Metano
Capitolo 12 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'
E MARCATURA CE
- Gruppi elettrogeni aspetti legislativi
- Gruppi elettrogeni Simbolo grafico della marcatura CE
Capitolo 13 - ADEMPIMENTI PER L'ESERCIZIO DEI GRUPPI ELETTROGENI
- Gruppi elettrogeni non soggetti a autorizzazione
- Gruppi elettrogeni soggetti a autori zzazione
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