Prodotti
Prodotti nuovi
Noleggio
Usato
Cogenerazione
Autoproduzione
Referenze
Contattarci
Gruppi elettrogeni
Ti trovi in: Manuale di approfondimento / SCELTA DI UN GRUPPO ELETTROGENO / Riferimenti legislativi
 

Serbatoio di deposito
Il deposito di olio combustibile o di gasolio può essere ubicato all'esterno o all'interno dell'edificio nel quale é installato il gruppo elettrogeno e può essere costituito da 1 o più serbatoi. Nel caso di deposito ubicato all'ester­no, i serbatoi possono essere interrati (sotto il cortile, giardino o strada) oppure installati in vista in un apposito e distinto locale oppure all'aperto. In relazione all'ubicazione del deposito possono essere installati uno o più serbatoi nel rispetto delle seguenti limitazioni:

  • capacità di ciascun serbatoio non può essere superiore a 15 000 litri;
  • se posizionati all'esterno del fabbricato non sono consentiti più di 6 serbatoi;
  • se interrati all'interno del fabbricato non più di 3 serbatoi;
  • se posizionati in vista all'interno del fabbricato non più di 2 serbatoi.

L'ubicazione dei serbatoi é suddivisibile in due categorie: installazione all'interno di edifici e installazione all'esterno.
Nel caso di deposito ubicato all'interno dell'edificio, i serbatoi possono essere installati in vista in locali aventi almeno una parete attestata su spazi a cielo libero (strade, giardini, cortili, intercapedini) oppure interrati sotto pavimento.
L'installazione all'interno di locali prevede che il serbatoio in vista si collocato a non meno di 0,50 m dal pavimento e sia posto su appo­site selle in muratura. Le pareti ed i solai del locale devono avere gli stessi requisiti prescritti per il locale gruppo elettrogeno (REI 120), così come la porta di accesso deve avere una soglia intera sopraelevata, in modo che il locale possa costituire un bacino di contenimento, di volume non inferiore alla capacità dei serbatoi in esso contenuti, in caso di perdita di combusti-bile dalla cisterna. Tra il serbatoio e le pareti del locale e tra i serbatoi (se più di uno) installati deve essere rispettata una distanza minima di almeno 0,60 m. Tra il punto più alto di ogni serbatoio ed il solaio di copertura deve sussistere una distanza non inferiore a 1 m. Il locale destinato ad accoglie-re i serbatoi non deve comunicare con altri ambienti.

All'interno dell'edificio é anche prevista l'installazione del serbatoio entro locali in configurazione interrata, tuttavia risulta essere una pratica non consigliabile, per la sua scarsa praticità. Anche in questo caso tra il serba­toio e le pareti del locale deve intercorrere la distanza di almeno 0,60 m. Le pareti ed i solai devono presentare gli stessi requisiti prescritti per il locale del gruppo elettrogeno.
Per quanto attiene l'installazione all'esterno dell'edificio, si può prevedere un apposito locale all'aperto in cui il serbatoio in vista sia collo­cato a non meno di 0,50 m dal pavimento e sia posto su apposite selle in muratura. Le pareti ed i solai del locale devono avere gli stessi requisiti pre­scritti per il locale gruppo elettrogeno (REI 120), così come la porta di accesso deve avere una soglia intera sopraelevata, in modo che il locale pos­sa costituire un bacino di contenimento, di volume non inferiore alla capa­cità dei serbatoi in esso contenuti, in caso di perdita di combustibile dalla cisterna. Tra i serbatoi e le pareti del locale deve essere rispettata una distan­za minima di almeno 0,60 m.

Sempre all'esterno di edifici si può optare per l'installazione all'aperto del serbatoio, in questo caso si prevede che il serbatoio venga dotato di messa a terra e di bacino di contenimento di capacità pari ad un quarto del suo volume. 11 bacino di contenimento può essere realizzato in muratura, in cemento armato, ecc. La realizzazione più comune prevede una cisterna con un bacino di contenimento ed una tettoia in lamiera elettrosaldata trattata contro l'azione corrosiva delle intemperie.
Un ultimo tipo di installazione prevede il serbatoio all'esterno, ma interrato: in questo caso la generatrice superiore del serbatoio deve risul­tare a non meno di 0,2 m al di sotto del piano di calpestio (se questo é trans­itabile da veicoli la generatrice deve risultare a non meno di 0,70 m); la distanza minima tra il serbatoio ed il muro perimetrale del fabbricato non deve essere inferiore a 0,5 m.
L'accesso all'apposito locale di deposito ubicato all'esterno dell'edificio con serbatoi in vista, deve avvenire esclusivamente e direttamente da spazi a cie­lo libero.
L'accesso ai locali deposito, ubicati all'interno dell'edificio, con serbatoi interrati oppure in vista, deve presentare gli stessi requisiti richiesti per il locale gruppo elettrogeno. I locali adibiti a deposito possono essere in comunicazione tra loro esclusivamente a mezzo di disimpegni. Non é con-sentito che il locale adibito a deposito abbia aperture di comunicazione dirette con locali destinati ad altro uso.
Gli accessi ai locali serbatoi devono essere muniti di porte aventi le stesse caratteristiche di quelle degli accessi ai locali gruppi elettrogeni.

Nei casi in cui il serbatoio sia racchiuso in locali, la tubazione di sfiato di cui deve essere dotato il serbatoio stesso va portata all'esterno, al fine di evitare che si accumulino dei vapori nocivi: lo sfiato deve sfociare all'e-sterno delle costruzioni ad un'altezza non inferiore a 2,50 m dal piano del praticabile e ad almeno 1,5 m da finestre e porte. Se lo sfiato dovesse sfo­ciare al disotto di piani o aperture praticabili la distanza minima da questi sale a 6 m.

Nei Comuni nei quali non si applicano le prescrizioni del regolamento alla legge 13 luglio 1966, n. 615, contro l'inquinamento atmosferico approvato con D.P.R. 22 dicembre 1970, n. 1391, il locale deposito deve avere una o più aperture dirette su spazio a cielo libero aventi superficie non inferiore ad 1/30 della superficie in pianta del locale stesso.
Per quanto riguarda i serbatoi interrati (in cui la superficie esterna non é direttamente ispezionabile) la situazione normativa sul territorio nazionale é piuttosto disomogenea, poiché é basata sul regolamento locale di igiene del Comune in cui avviene la posa. Questa situazione é conseguenza dell'annul­lamento del Decreto Ministeriale 24/05/1999 n. 246 ("Regolamento recante norme concernenti i requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e l'e­sercizio dei serbatoi interrati") da parte della Corte Costituzionale.
A titolo di indirizzo per la scelta di linee guida generali nella realizzazio­ne di tali serbatoi é possibile rifarsi al decreto del Ministero dell'Interno del 29 novembre 2002, che stabilisce i requisiti tecnici per la costruzione, l'in­stallazione e l'esercizio dei serbatoi interrati destinati allo stoccaggio di carburanti liquidi per autotrazione presso gli impianti di distribuzione. Questo decreto si applica alle nuove installazioni e rappresenta un ottimo punto di riferimento per la trattazione dei serbatoi interrati, costituendo un ottimo spunto tecnico e proponendo soluzioni ottimali in termini di sicu­rezza di esercizio.
Secondo il suddetto decreto i serbatoi interrati devono essere progettati, costruiti ed installati in modo da assicurare:

  • il mantenimento dell' integrità strutturale durante l'esercizio;
  • il contenimento ed il rilevamento delle perdite;
  • la possibilità di eseguire controlli.

I serbatoi interrati sono normalmente a doppia parete e con siste­ma di monitoraggio in continuo dell'intercapedine. Le due pareti dei serba­toi possono essere:

  • entrambe metalliche, con la parete esterna rivestita di materiale anticorrosione;
  • parete interna metallica e parete esterna in altro materiale non metallico (comunque idoneo a garantire la tenuta dell'intercapedine tra le pareti);
  • entrambe le pareti in materiale non metallico, purché resistenti alle sollecitazioni meccaniche ed alle corrosioni;
  • parete interna non metallica ed esterna in metallo, rivestita in materiale anticorrosione;

Il rilevamento perdite viene eseguito tramite l'ausilio di un manometro per il controllo della pressione dell'azoto contenuto nell'intercapedine. L'adozione di serbatoi a parete singola metallica od in materiale non metal­lico prevede una cassa di contenimento in calcestruzzo, rivestita interna-mente con materiale impermeabile e con monitoraggio in continuo delle perdite. Tale cassa di contenimento può contenere uno o più' serbatoi senza setti di separazione tra gli stessi.
La prevenzione ed il contenimento delle perdite, implica le seguenti dotazioni:

  • un dispositivo di sovrappieno del liquido che eviti la fuoriuscita del pro-dotto in caso di eccessivo riempimento per errata operazione di carico;
  • una incamiciatura o sistema equivalente per le tubazioni interrate funzio­nanti in pressione, al fine di garantire il recupero di eventuali perdite;
  • il contenimento ed il rilevamento delle perdite.

Il monitoraggio in continuo dell'intercapedine é centralizzabile per tutti i sistemi, tuttavia ciò deve consentire il controllo dei singoli serbatoi. Inoltre ciascun serbatoio deve essere corredato di una apposita targa di identificazione che indichi:

  • il nome e l'indirizzo del costruttore;
  • l'anno di costruzione;
  • la capacità, lo spessore ed il materiale del serbatoio;
  • la pressione di progetto del serbatoi e dell'intercapedine.

Nella conduzione dei serbatoi interrati sono attuate tutte le procedure di buone gestione che assicurino la prevenzione dei rilasci, dei traboccamenti e degli sversamenti del contenuto. Il conduttore del serbatoio é incaricato di provvede periodicamente ad una verifica di funzionalità dei dispositivi che assicurano il contenimento ed il rilevamento delle perdite.

 

<< Back

Indice generale

Capitolo 1 - GRANDEZZE NOMINALI DI UN GRUPPO ELETTROGENO

Oltre ai dati commerciali di base della macchina e del fabbricante, per essere conforme alla normativa internazionale ISO 8528 ogni gruppo elettrogeno deve essere dotato di una targa in cui sono riportate le grandezze elettriche, meccaniche ed i parametri ambientali di riferimento

  1. Dati identificativi del gruppo elettrogeno e dei suoi componenti
  2. Valori delle grandezze elettriche nominali del gruppo elettrogeno
  3. Valori delle grandezze meccaniche
  4. Parametri ambientali di riferimento

Capitolo 2 - TIPOLOGIE DEI QUADRI DI COMANDO DI UN GRUPPO ELETTROGENO

Il quadro di comando rappresenta il fulcro del gruppo elettrogeno in quanto é il cuore delle apparecchiature di comando e degli strumenti di monitoraggio dello stato di esercizio della macchina

  1. Struttura del quadro elettrico
  2. Dotazione del quadro elettrico
  3. Tipi di quadri di comando per gruppi elettrogeni

Capitolo 3 - COMPONENTI, ACCESSORI ED APPARATI AUSILIARI DEL GRUPPO ELETTROGENO

Gli apparati principali di un gruppo elettrogeno sono: apparato motore, apparato generatore e quadri di comando, controllo e di potenza.
Per poter funzionare, un gruppo elettrogeno necessita di ulteriori componenti:

  1. Componenti comuni di un gruppo elettrogeno
  2. Componenti dell'apparato motore
  3. Componenti dell'apparato generatore

 

Capitolo 4 - SCELTA DI UN GRUPPO ELETTROGENO

  1. Vincoli di installazione
  2. Gruppi elettrogeni suddivisi per fasce di potenza e tipologia di combustibile

Capitolo 5 - REGOLE GENERALI PER INSTALLAZIONE DI UNGRUPPO ELETTROGENO

  1. Riferimenti legislativi
  2. Caratteristiche dei locali

Capitolo 6 - EMISSIONI ACUSTICHE

  1. Prescrizioni legislative
  2. Documentazione da presentare ai fini dell'inquinamento acustico

Capitolo 7 - EMISSIONI IN ATMOSFERA

  1. Legislazione riguardante le emissioni inquinanti
  2. Autorizzazioni per l'emissione in atmosfera

Capitolo 8 - LA COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA

  1. Emissione e immunità
  2. Emissioni elettromagnetiche dei gruppi elettrogeni
  3. Disturbi delle reti elettriche

Capitolo 9 - LA FONDAZIONE

  1. Cuniculi per la posa dei cavi e tubazioni

Capitolo 10 - PROGETTO DI INSTALLAZIONE DI UN GRUPPO ELETTROGENO

  1. Installazione gruppo elettrogeno all'aperto
  2. Installazione di un gruppo elettrogeno in un locale
  3. Ventilazione del locale
  4. Gas di Scarico
  5. Accorgimenti per l'installazione di un gruppo elettrogeno raffreddato ad aria
  6. Accorgimenti per l'installazione di un gruppo elettrogeno raffeddato ad aqua
  7. Installazione di un gruppo elettrogeno insonorizzato in un locale

Capitolo 11 - IMPIANTO PER IL COMBUSTIBILE

  1. Gruppi elettrogeni alimentati a combustibile liquido
  2. Serbatoio incorporato
  3. Serbatoio di servizio
  4. Serbatoio di deposito
  5. Gruppi elettrogeni alimentati a gas
  6. GPL
  7. Gas Metano

Capitolo 12 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E MARCATURA CE

  1. Gruppi elettrogeni aspetti legislativi
  2. Gruppi elettrogeni Simbolo grafico della marcatura CE

Capitolo 13 - ADEMPIMENTI PER L'ESERCIZIO DEI GRUPPI ELETTROGENI

  1. Gruppi elettrogeni non soggetti a autorizzazione
  2. Gruppi elettrogeni soggetti a autori zzazione

 

 
   
   
 

PERIN Gruppi elettrogeni srl - Susegana - TV - Via Guido Rossa, 7 - Tel. 0438-27074/5 - Fax 0438-758823 - Email: dir1@perin.com

Perin e GEP sono marchi registrati da Perin - Copyright by Perin 2006
Perin Gruppi Elettrogeni - Produzione noleggio e vendita gruppi elettrogeni nuovi e usati -
Ogni gruppo elettrogeno è fornito di certificazioni nazionali od internazionali.